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e di Babilonia. ISAIA, 47, 48. Esortazioni e promesse.

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4 Ed anche infino alla vostra vecchiezza sarò lo stesso; e vi porterò fino alla vostra canutezza; io vi ho fatti, ed altresì vi porterò; io stesso mi caricherò di voi, e vi salverò.

5 A cui mi assomigliereste? ed a cui mi agguagliereste? a cui mi pareggereste, per essere par suo?

6 Coloro che hanno tratto dell’oro di borsa[1], ed han pesato dell’argento alla stadera; che han prezzolato un orafo, il quale ne ha fatto un dio; poi gli s’inchinano, ed anche l’adorano;

7 lo levano in ispalla, lo portano; poi lo posano nel suo luogo, ove egli sta fermo, senza muoversi; benchè gridino a lui, non però risponde, e non li salva dalla lor distretta.

8 Ricordatevi di questo, e fondatevi bene; trasgressori, recatevelo al cuore.

9 Ricordatevi delle cose di prima, che furono già ab antico; perciocchè io sono Iddio, e non vi è alcun altro Dio, e niuno è pari a me;

10 Che annunzio da principio la fine, e ab antico le cose che non sono ancora fatte; che dico: Il mio consiglio sarà stabile, ed io metterò ad effetto tutta la mia volontà[2];

11 Che chiamo dal Levante un uccello, e da terra lontana l’uomo del mio consiglio; io ho parlato, ed altresì farò venire ciò che io ho detto; io ho formata la cosa, ed altresì la farò.

12 Ascoltatemi, voi indurati di cuore, che siete lontani di giustizia[3];

13 Io ho fatta appressar la mia giustizia[4], ella non si allontanerà; e la mia salute non tarderà; io metterò la salute in Sion, e farò vedere la mia gloria ad Israele.

Caduta di Babilonia.

47
 SCENDI, e siedi sopra la polvere, vergine, figliuola di Babilonia; siedi in terra; non vi è più trono, o figliuola de’ Caldei; certo, tu non continuerai più ad esser chiamata:

2 Morbida e delicata. Metti la mano alle macine[5], e macina la farina; scopri la tua chioma, scalzati, scopriti la coscia, passa i fiumi.

3 Le tue vergogne saranno scoperte, ed anche la tua turpitudine sarà veduta; io prenderò vendetta[6], e non ti verrò incontro da uomo.

4 Il nome del nostro Redentore è il Signore degli eserciti, il Santo d’Israele.

5 Siedi tacita, ed entra nelle tenebre, figliuola de’ Caldei; perciocchè tu non sarai più chiamata: La Signora de’ regni.

6 Io mi adirai gravemente contro al mio popolo, io profanai la mia eredità, e li diedi in man tua: tu non usasti alcuna misericordia inverso loro[7]; tu aggravasti
grandemente il tuo giogo sopra il vecchio.

7 E dicesti: Io sarò signora in perpetuo[8]; fin là, che giammai non ti mettesti queste cose in cuore, tu non ti ricordasti di ciò che avverrebbe alla fine.

8 Ora dunque, ascolta questo, o deliziosa, che abiti in sicurtà, che dici nel cuor tuo: Io son dessa, e non vi è altri che me; io non sederò vedova, e non saprò che cosa sia l’essere orbata di figliuoli; ascolta questo:

9 Queste due cose ti avverranno in un momento, in un medesimo giorno[9]; orbezza di figliuoli, e vedovità; ti verranno appieno addosso, con tutta la moltitudine delle tue malie, con tutta la gran forza delle tue incantagioni.

10 E pur tu ti sei confidata nella tua malizia, ed hai detto: Non vi è niuno che mi vegga[10]; la tua sapienza e la tua scienza ti hanno sedotta. E tu hai detto nel tuo cuore: Io son dessa, e non vi è altri che me.

11 Perciò, un male ti verrà addosso, del quale tu non saprai il primo nascimento; e ti caderà addosso una ruina, la quale tu non potrai stornare; e ti sopraggiungerà di subito una desolazione, della quale tu non ti avvedrai.

12 Sta’ ora in piè con le tue incantagioni, e con la moltitudine delle tue malie, intorno alle quali tu ti sei affaticata fin dalla tua fanciullezza; forse potrai far qualche giovamento, forse ti fortificherai.

13 Tu ti sei stancata nella moltitudine de’ tuoi consigli; ora dunque presentinsi gli astrologhi, che contemplano le stelle, e di mese in mese fanno de’ pronostichi; e salvinti da’ mali che ti sopraggiungeranno.

14 Ecco, son divenuti come stoppia; il fuoco li ha arsi; non hanno potuto scampar le lor persone dalla fiamma; non ne rimarrà alcuna bracia da scaldarsi, nè alcun fuoco per sedervi davanti.

15 Tali ti sono state le cose, intorno alle quali tu ti sei affaticata. Quant’è a’ tuoi mercatanti[11], coi quali tu hai mercatantato fin dalla tua fanciullezza, son fuggiti chi qua, chi là, ciascuno alle sue parti; non vi è niuno che ti salvi.

Rimostranze, esortazioni e promesse ad Israele.

48
 ASCOLTATE questo, o casa di Giacobbe, che siete nominati del nome d’Israele, e siete usciti delle acque di Giuda; che giurate per lo Nome del Signore, e mentovate l’Iddio d’Israele; benchè non in verità, nè in giustizia. 2 Perciocchè essi si nominano della città santa, si appoggiano sopra l’Iddio

  1. Is. 40. 19, e rif.
  2. Fat. 5. 39.
  3. Rom. 10. 3.
  4. Rom. 1. 17; 3. 21.
  5. Mat. 24. 41.
  6. Rom. 12. 19.
  7. 2 Cron. 28. 9.
  8. Apoc. 18. 7.
  9. 1 Tess. 5. 3.
  10. Is. 29. 15.
  11. Apoc. 18. 11.

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