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Censure contro i Giudei | GEREMIA, 44. | rifugiati in Egitto. |
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11 E verrà e percoterà il paese di Egitto, mettendo a morte chi è condannato a morte; e menando in cattività chi è condannato a cattività; e percotendo colla spada chi è condannato alla spada.
12 Ed io accenderò il fuoco nelle case degl’iddii di Egitto; ed esso le arderà, e menerà quelli in cattività: e si avvilupperà del paese di Egitto, a guisa che il pastore si avviluppa del suo tabarro; ed uscirà di là in pace.
13 Egli romperà eziandio in pezzi le statue del tempio del sole, che è nel paese di Egitto; e brucerà col fuoco le case degl’iddii di Egitto.
Censure contro i Giudei rifugiati in Egitto.
2 Così ha detto il Signor degli eserciti, l’iddio d’Israele: Voi avete veduto tutto il male, che io ho fatto venire sopra Gerusalemme, e sopra tutte le città di Giuda; ed ecco, oggi son desolate,
3 E non vi è alcuno che abiti in esse; per la lor malvagità, che usarono per dispettarmi; andando a far profumi, ed a servire ad altri dii, i quali nè essi, nè voi, nè i vostri padri non avevate conosciuti.
4 E benchè io vi mandassi tutti i miei servitori profeti, del continuo per ogni mattina[1], dicendo: Deh! non fate questa cosa abbominevole, che io odio;
5 Non però ubbidirono, nè inchinarono il loro orecchio, per istornarsi dalla lor malvagità; per non far profumi ad altri dii.
6 Laonde il mio cruccio, e la mia ira si è versata, ed ha divampate le città di Giuda e le piazze di Gerusalemme; e sono state deserte e desolate, come appare al dì d’oggi.
7 Ed ora, così ha detto il Signore, l’iddio degli eserciti, l’iddio d’Israele: Perchè fate voi questo gran male contro alle anime vostre, per farvi distruggere del mezzo di Giuda, uomini, e donne, e fanciulli, e bambini di poppa, e non lasciarvi alcun rimanente?
8 Dispettandomi colle opere delle vostre mani, facendo profumi ad altri dii, nel paese di Egitto, dove siete venuti per dimorarvi; acciocchè siate sterminati, e siate in maledizione, e in vituperio, appo tutte le nazioni della terra?
9 Avete voi dimenticati i misfatti de’ vostri padri, e i misfatti dei re di Giuda, e i misfatti delle lor mogli, e i vostri propri misfatti, e i misfatti delle vostre mogli, che han commessi nel paese di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme?
10 Essi non sono stati domi infino al dì11 Perciò, così ha detto il Signor degli eserciti, l’iddio d’Israele: Ecco, io metto la mia faccia contro a voi in male, e per distruggere tutto Giuda.
12 Ed io torrò via quelli che son rimasti di Giuda, i quali han volta la faccia per entrar nel paese di Egitto, per dimorarvi; e saran tutti consumati; caderanno nel paese di Egitto: saran consumati per la spada, e per la fame, dal minore al maggiore; morranno per la spada, e per la fame; e saranno in esecrazione, in istupore, e in maledizione, e in vituperio.
13 Ed io farò punizione di quelli che abitano nel paese di Egitto, siccome ho fatta punizione di Gerusalemme, per la spada, per la fame, e per la pestilenza.
14 E non vi sarà alcuno del rimanente di Giuda, di quelli che sono entrati nel paese di Egitto per dimorarvi, che si salvi, o che scampi per ritornar nel paese di Giuda, dove han l’animo intento a ritornare per abitarvi; perciocchè non vi ritorneranno, da alcuni infuori che scamperanno.
15 Or tutti gli uomini, che sapevano che le lor mogli facevano profumi ad altri dii; e parimente tutte le donne quivi presenti, in gran raunanza, e tutto il popolo che dimorava nel paese di Egitto, in Patros, risposero a Geremia, dicendo:
16 Quant’è alla parola che tu ci hai detta a nome del Signore, noi non ti ubbidiremo[3].
17 Anzi del tutto metteremo ad effetto tutte le parole che sono uscite della nostra bocca, per far profumi ed offerte da spandere alla regina del cielo; come e noi, e i nostri padri, e i nostri re, e i nostri principi, abbiam fatto per lo passato, nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme[4]; e siamo stati saziati di pane, e siamo stati bene, e non abbiamo sentito alcun male.
18 Là dove, da che siamo restati di far profumi, ed offerte da spandere alla regina del cielo, abbiamo avuto mancamento d’ogni cosa, e siamo stati consumati per la spada, e per la fame.
19 E quando noi facevamo profumi, ed offerte da spandere alla regina del cielo, le facevamo noi delle focacce, per servirla nella maniera degl’idoli, e dell’offerte da spandere, senza l’autorità de’ nostri principali?
20 E Geremia rispose a tutto il popolo, agli uomini, ed alle donne, ed a tutto il popolo che gli avea fatta quella risposta, dicendo:
21 Non si è il Signore ricordato de’ pro-643 | 21—2 |
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