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Israele cacciato d'Egitto. ESODO, 13. Legge dei primogeniti.

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chè non vi era alcuna casa ove non fosse un morto.

31  E Faraone chiamò Mosè ed Aaronne, di notte, e disse: Levatevi, partitevi di mezzo il mio popolo, voi, e i figliuoli d’Israele; e andate, servite al Signore, secondo che avete detto.

32  Pigliate le vostre gregge e i vostri armenti, come avete detto; e andatevene, ed anche beneditemi.

33  E gli Egizj sollecitavano instantemente il popolo, affrettandosi di mandarlo via dal paese; perciocchè dicevano: Noi siam tutti morti.

34  E il popolo tolse la sua pasta, avanti che fosse lievitata, avendo le sue madie involte ne’ suoi vestimenti, in su le spalle.

35  Or i figliuoli d’Israele aveano fatto secondo la parola di Mosè: e aveano chiesto agli Egizj vasellamenti di argento, e vasellamenti d’oro, e vestimenti.

36  E il Signore avea reso grazioso il popolo agli Egizj, onde essi gli aveano prestate quelle cose. Così, spogliarono gli Egizj.

37  E i figliuoli d’Israele si partirono di Rameses, e pervennero a Succot, essendo intorno a seicentomila uomini a piè, oltre alle famiglie.

38  Una gran turba ancora di gente mescolata salì con loro; e grandissimo numero di bestiame, minuto e grosso.

39  Ed essi cossero la pasta che aveano portata fuor di Egitto, in focacce azzime; conciossiachè non fosse lievitata; perciocchè, essendo scacciati dagli Egizj, non si erano potuti indugiare, ed anche non si aveano apparecchiata alcuna vivanda.

40  Or la dimora che i figliuoli d’Israele fecero in Egitto fu di quattrocentrent’anni[1].

41  E al termine di quattrocentrent’anni, lo stesso giorno che quelli finivano, avvenne che tutte le schiere del Signore uscirono fuor del paese di Egitto.

42  Quest’è la notte dell’osservanze, consecrata al Signore, quando egli trasse fuor del paese di Egitto i figliuoli d’Israele; quest’è la notte consecrata al Signore, che si deve celebrare con ogni osservanza da tutti i figliuoli d’Israele, per le loro età.

Lo statuto della Pasqua.

43  E IL Signore disse a Mosè e ad Aaronne: Quest’è lo statuto della Pasqua. Niun forestiere ne mangi.

44  Ma qualunque servo di chi che sia comperato con danari, dopo che tu l’avrai circonciso, ne mangerà.

45  L’avveniticcio e il mercenario non ne mangino.

46  Mangisi in una stessa casa; non portar fuor di casa della carne di essa, e non ne rompete alcun osso[2] .

47  Facciala tutta la raunanza d’Israele.

48  E quando un forestiere dimorerà teco, e vorrà far la Pasqua del Signore, circoncidasi prima ogni maschio di casa sua; e allora accostisi per farla, e sia come colui ch’è natio del paese; ma niuno incirconciso ne mangi.

49  Siavi una stessa legge per colui ch’è natio del paese, e per lo forestiere che dimora per mezzo di voi[3].

50  E tutti i figliuoli d’Israele fecero interamente come il Signore avea comandato a Mosè e ad Aaronne.

51  E in quello stesso giorno avvenne che il Signore trasse fuor del paese di Egitto i figliuoli d’Israele, per le loro schiere.

Legge dei primogeniti.

13
  E IL Signore parlò a Mosè, dicendo: Consacrami ogni primogenito,

2  tutto quello che apre la matrice fra i figliuoli d’Israele[4], così degli uomini come degli animali; esso è mio.

3  E Mosè disse al popolo: Ricordatevi di questo giorno, nel quale siete usciti di Egitto, della casa di servitù; conciossiachè il Signore ve ne abbia tratti fuori con potente mano; perciò non mangisi alcuna cosa lievitata.

4  Oggi voi uscite fuori nel mese di Abib.

5  Quando adunque il Signore ti avrà introdotto, nel paese de’ Cananei, degl’Hittei, degli Amorrei, degl’Hivvei, e de’ Gebusei, ch’egli giurò a’ tuoi padri di darti, ch’è un paese stillante latte e miele, osserva questo servigio in questo mese.

6  Mangia per sette giorni pani azzimi; e nel settimo giorno siavi festa solenne al Signore.

7  Manginsi pani azzimi per sette giorni, e non veggasi appo te cosa lievitata, nè lievito, in tutti i tuoi confini.

8  E in quel giorno dichiara questa cosa a’ tuoi figliuoli, dicendo: Questo si fa per cagion di quello che mi fece il Signore, quando io uscii di Egitto.

9  E ciò ti sia per segnale sopra la tua mano, e per ricordanza fra’ tuoi occhi; acciocchè la Legge del Signore sia nella tua bocca; conciossiachè egli ti abbia tratto fuori di Egitto con potente mano.

10  E osserva questo statuto d’anno in anno, nella sua stagione.

11  E quando il Signore ti avrà introdotto nel paese de’ Cananei, come egli ha giurato a te e a’ tuoi padri, e te l’avrà dato;

12  rassegna al Signore tutto ciò che apre la matrice: parimente, d’ogni primo portato del tuo bestiame, i maschi apparterranno al Signore.


  1. Gen. 15. 13. Fat. 7. 6. Gal. 3. 17.
  2. Giov. 19. 33-36.
  3. Gal. 3. 28.
  4. Luca. 2. 23.

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