< Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
Melchisedec benedice Abramo. GENESI, 15. 16. Patto di Dio con Abramo.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu{{padleft:19|3|0]]

{{indent|0|pane e vino; or egli era Sacerdote dell’Iddio altissimo[1].}}

19  E lo benedisse, dicendo: Benedetto sia Abramo, appo l’Iddio altissimo, possessor del cielo e della terra.

20  E benedetto sia l’altissimo Iddio, che ti ha dati i tuoi nemici nelle mani. Ed Abramo gli diede la decima di ogni cosa.

21  E il re di Sodoma disse ad Abramo: Dammi le persone, e prendi per te la roba.

22  Ma Abramo rispose al re di Sodoma: Io ho alzata la mano al Signore Iddio altissimo, possessor del cielo e della terra;

23  Se, di tutto ciò ch’è tuo, io prendo pure un filo, od una correggia di scarpa; che talora tu non dica: Io ho arricchito Abramo;

24  Salvo sol quello che questi fanti hanno mangiato, e la parte degli uomini che sono andati meco, cioè: Aner, Escol e Mamre; essi prenderanno la lor parte.

Patto di Dio con Abramo

15
  DOPO queste cose, la parola del Signore fu indirizzata ad Abramo in visione, dicendo: Non temere, o Abramo, io ti sono scudo; il tuo premio è molto grande.

2  Ed Abramo disse: O Signore Iddio, che mi daresti? conciossiachè io viva senza figliuoli, e colui che ha il governo della mia casa è questo Eliezer Damasceno.

3  Abramo disse ancora: Ecco, tu non mi hai data progenie; ed ecco, un servo nato in casa mia sarà mio erede.

4  Ed in quello stante, la parola del Signore gli fu indirizzata, dicendo: Costui non sarà tuo erede; anzi colui che uscirà delle tue viscere sarà tuo erede.

5  Poi lo menò fuori, e gli disse: Riguarda ora verso il cielo, ed annovera le stelle, se pur tu le puoi annoverare. Poi gli disse: Così sarà la tua progenie.

6  Ed esso credette al Signore; e il Signore gl’imputò ciò a giustizia[2].

7  E gli disse: Io sono il Signore che ti ho fatto uscire di Ur de’ Caldei, per darti questo paese, acciocchè tu lo possegga.

8  Ed Abramo rispose: Signore Iddio, a che conoscerò io che io lo possederò?

9  E il Signore gli disse: Pigliami una giovenca di tre anni, ed una capra di tre anni, ed un montone di tre anni, ed una tortora ed un pippione.

10  Ed egli prese tutte quelle cose, e le partì per lo mezzo, e pose ciascuna metà dirimpetto all’altra; ma non partì gli uccelli.

11  Or certi uccelli discesero sopra quei corpi morti, ed Abramo, sbuffando, li cacciò.

12  Ed in sul tramontar del sole, un pro-

{{indent|0|fondo sonno cadde sopra Abramo; ed ecco, uno spavento ed una grande oscurità cadde sopra lui.}}

13  E il Signore disse ad Abramo: Sappi pure che la tua progenie dimorerà come straniera in un paese che non sarà suo, e servirà alla gente di quel paese, la quale l’affliggerà; e ciò sarà per lo spazio di quattrocent’anni[3].

14  Ma altresì io farò giudicio della gente alla quale avrà servito; poi essi se ne usciranno con gran ricchezze[4].

15  E tu te ne andrai a’ tuoi padri in pace, e sarai seppellito in buona vecchiezza[5].

16  E nella quarta generazione, essi ritorneranno qua; perciocchè fino ad ora l’iniquità degli Amorrei non è compiuta.

17  Ora, come il sole si fu coricato, venne una caligine; ed ecco, un forno fumante, ed un torchio acceso, il qual passò per mezzo quelle parti di quegli animali.

18  In quel giorno il Signore fece patto con Abramo, dicendo: Io ho dato alla tua progenie questo paese, dal fiume di Egitto fino al Fiume grande, ch’è il fiume Eufrate;

19  Il paese de’ Chenei, e de’ Chenizzei, e de’ Cadmonei;

20  E degl’Hittei, e de’ Ferezei, e de’ Rafei;

21  E degli Amorrei, e de’ Cananei, e de’ Ghirgasei, e de’ Gebusei.

Agar ed Ismaele.

16
  OR Sarai, moglie di Abramo, non gli partoriva figliuoli; ed avendo una serva Egizia, nominata Agar[6],

2  Disse ad Abramo: Ecco, ora il Signore mi ha fatta sterile, tal che non posso far figliuoli; deh! entra dalla mia serva; forse avrò progenie da lei. Ed Abramo acconsentì alla voce di Sarai.

3  Sarai adunque, moglie di Abramo, prese Agar Egizia, sua serva, dopo che Abramo fu abitato nel paese di Canaan lo spazio di dieci anni, e la diede ad Abramo suo marito, da essergli per moglie.

4  Ed egli entrò da lei, ed ella concepette; e, veggendo che avea conceputo, sprezzò la sua padrona.

5  E Sarai disse ad Abramo: L’ingiuria ch’è fatta a me è sopra te; io ti ho data la mia serva in seno; ed ella, veggendo che ha conceputo, mi sprezza; il Signore giudichi fra me e te.

6  Ed Abramo rispose a Sarai: Ecco, la tua serva è in mano tua; falle come ti piacerà. Sarai adunque l’afflisse; laonde ella se ne fuggì dal suo cospetto.

7  E l’Angelo del Signore la trovò presso di una fonte d’acqua, nel deserto, presso della fonte ch’è in su la via di Sur.


  1. Sal. 110. 4 Eb. 5. 6, 7; 6. 4
  2. Rom. 4. 3. Giac. 2. 23.
  3. Fat. 7. 6. Es. 1. 11
  4. Es. 12. 36
  5. Gen. 25. 8
  6. Gal. 4. 24, 25

11 1—6

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu{{padleft:19|3|0]]

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.