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NOTE

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PRIMO LIBRO


(1) La tribù delle Acestoridi era in Argo, al dire di Callimaco, la prescelta a lavare il simulacro di Pallade nell’acque dell’Inaco.

(2) Nella divisione delle spoglie fra i greci capitani toccò in sorte a Diomede il Palladio, ch’esso con Ulisse avea tolto a’ Trojani, introducendosi in tempo di notte nella città, e nel tempio in che era custodito. Nel tornare alla patria fu per forza di tempeste cacciato in Italia, e per ammonizione dell’Oracolo, restituì quel fatal simulacro a Naute compagno d’Enea il quale seco il trasse a Lavinio, indi a Roma per diversi casi condotto, ivi fu custodito sino ai tempi dell’Imperator Commodo. Questo fatto si accenna da Virgilio nel secondo Libro dell’Eneide, e più distesamente si narra da Erodiano.

(3) Luigi Alamanni Fiorentino, fallita la congiura fatta in Firenze contro il Cardinale Giulio de’ Medici, poi Clemente VII, di cui facea esso

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