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carboni suddetti. Il bello si è poi, che niente trovano, o se anche trovano sono carboni simili ai comuni.

Vi sono anche delle superstizioni, ressidui di quelle de’ Gentili, che per vero dire si conservano a motivo della sola ignoranza. Ò veduto in certe Chiese della Morlacchia appesa qualche corona di spiche, e volli informarmi cosa ciò volesse significare. Mi dissero i Morlacchi, che quella sorte di corone si portano in processione, quando si vanno benedir le Campagne. Così usavano i Romani ne’ sagrifizj, detti Ambarvali coronar Cerere di spiche.[1] Si crede delitto l’orinar sopra i sepolcri antichi, come luoghi sacri, ed è meglio certamente pisciarsi addosso, che asperger i sepolcri di questo profano liquore:

  . . . . pueri sacer est locus: extra
  mejite.

direbbono i Morlacchi a un di presso con Persio, se vedessero qualcuno ivi orinare. Queste, ed altre

  1. In rendimento di grazie per l’abbondanza de’ prodotti de’ grani, i Romani solevano coronar Cerere di Spiche Spicea donet Cererem Corona, disse Orazio, e Tibullo nella prima Elegia del suo libro

      Flava Ceres tibi sit nostro de rure corona
      Spicea.

    e nel lib. 2. Eleg. I:

      . . . . Spicis tempora cinge Ceres.

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