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Sonetti del 1830 95

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sonetti romaneschi I.djvu{{padleft:407|3|0]]ciata, se non venivano a restaurarla e a puntellarla gli Austriaci, invocati dal Papa fin dal 19 febbraio.]      5 Nascondere. [Sulle paure quasi proverbiali di Papa Gregorio, si vedano, tra gli altri, anche i sonetti: Er Carnovale ecc., 20 genn.Fonte/commento: ec, e Er Viatico ecc., 21 magg. 37.]      6 Mangiar l’aglio: invelenire.      7 Si.      8 Mettersi in chicchera: vestirsi in pompa.      9 Dispone.      10 Se gli ripullula.      11 Il millantatore. [Napoletano guappo, spagnolo guapo.]      12 Cerca.      13 Di far nascere un fungo: suscitare un improvviso pretesto.      14 Pretesto.      15 Si volta.


L'INAPPETENZA DE NINA.[1]

  Eh sor dottore mia, che vvorà ddì
Che mm’è sparita quell’anzianità[2]
Che ’na vorta sentivo in ner maggnà,
Anzi nun pòzzo ppiù addiliggerì?[3]

  Me s’è mmessa ’na bboccia propio cquì:[4]
’Ggni sempre ho vojja d’arivommità;
E cquanno, co’ rrispetto, ho da cacà,
Sento scerti dolori da morì.

  Perchè nun m’ordinate quer zocchè[5]
Che pijjò Ttuta[6] quanno s’ammalò
Pe’ sgranà[7] ttroppi dorci der caffè?

  Oppuramente un po’ d’asscènzo,[8] o un po’
De leggno-santo: chè ar pijjà, ppe’ mmé
Io nun ciò[9] ggnisun scrupolo, nun ciò.[10]

Morrovalle, 22 settembre 1831

  1. [Di Caterina.]
  2. Ansietà.
  3. Digerire.
  4. Un peso, una grevezza, indicando lo stomaco.
  5. Quel non so che.
  6. [Gertrude.]
  7. Mangiare. [Ma è detto sempre, come del resto anche a Firenze, dei mangiatori ingordi.]
  8. Assenzio.
  9. Non ci ho.
  10. Difficoltà.
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