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272 Sonetti del 1834

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LI TEATRI DE PRIMAVERA

1.

  Li teatri de Roma sò ariuperti,
Ciovè[1] la Valle[2] e ’r Teatrino Fiani.[3]
In quanto a Ccassandrino[4] li Romani
Dicheno a cchi cce va: “Llei se diverti.„[5]

  Ma ppe’ la Valle state puro[6] scerti[7]
Che mmanco se farebbe a li villani.
Madonna, che ccantà! ccristo, che ccani![8]
Peggio assai de li gatti de Libberti.[9]

  Disce: la terza sera nun fischiorno.
Chi aveva da fischià? li chiavettari?[10]
Si[11] er teatro era vòto com’un corno!

  Bbast’a ddì cch’er Governo ha ssopportate
Quattro sere de rajji[12] de somari,
Eppo’ ha ddetto a Ppaterni:[13] Oh ariserrate.[14]

10 aprile 1834

  1. Cioè.
  2. Il teatro de’ signori Capranica, che prende il nome dalla sua vicinanza col palazzo della famiglia Della-Valle.
  3. Teatrino di marionette nel Palazzo Ottoboni dei Duchi di Fiano.
  4. Maschera romana delle marionette, di cui vedi il sonetto... [Un bèr ritratto, 14 marzo 34; nota 6.]
  5. Ella si diverta.
  6. Pure.
  7. Certi.
  8. Opera: L’Elixir d’Amore, dramma di Felice Romani, musica di Gaetano Donizetti. Tutto bello. — Virtuosi: signora Teresa Melas, prima donna; signor Domenico Furlani, primo tenore; signor Pietro Gianni, primo basso; signor Antonio Desirò, primo buffo. Ed altri virtuosi inferiori! [Tutti cani, pare.]
  9. Il teatro delle Dame, ossia di Alibert. Per l’allusione, vedi il sonetto... La musica ecc., 8 genn. 34].
  10. [Coloro che hanno in consegna le chiavi de’ palchetti, e li aprono e li chiudono. Ma dal sonetto seguente (e anche da altri, mi pare) si rileva che allora, almeno al Teatro Valle, c’era un capo chiavettaro, che aveva anche l’incarico di vendere le dette chiavi, e ci faceva sù il bagherino, cioè ci speculava camorristicamente.]
  11. Se.
  12. Ragli.
  13. Il signor Giovanni Paterni da Narni, benemerito impresario.
  14. Oh riserrate. Ciò veramente accadde il 9 aprile 1834, e ne fu avvertito il pubblico con apposito editto.
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