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188 | D e l l e A r t i d e l D i s e g n o |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:298|3|0]]l’assemblea di cinque, fra i sette, eroi greci che andarono contro Tebe. Se ne vegga la figura al principio di questo Libro. Siccome in essa non sono espressi che cinque eroi, anziché pensare che cagion ne sia la mancanza di luogo, deggiam credere che l’artista etrusco abbia in ciò seguita una tradizione particolare; e come, al dir di Pausania[1], Eschilo ne annoverò più di sette, così altri avranno potuto men di sette contarne. I nomi posti presso le figure sono Polinice, Partenopeo, Adrasto, Tideo, ed Amfiarao; e la scrittura medesima unitamente al disegno ci somministra argomenti per la più rimota antichità di quella gemma. Riguardo al disegno vedesi una somma diligenza ed un’estrema finezza di lavoro: bellissima e finita è singolarmente la forma d’alcune parti, come de’ piedi, i quali bastano a far fede dell’abilità dell’artista; e le figure sembrano esser di quelle prime età, in cui l’intero corpo faceasi appena di sei teste. La scrittura s’avvicina alla sua origine pelasga e alle antichissime lettere greche, più che le iscrizioni delle altre opere etrusche[2]; onde da questa stessa gemma resta confutata l’opinione d’un moderno scrittore[3], il quale pretende che i monumenti
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- ↑ lib. 2. cap. 20. pag. 156. princ. [ Anzi Eschilo sette solamente ne contò, come dice Pausania, benché più di sette realmente vi fossero stati.
- ↑ Gori Dis. dell’alf. etr. Pref. p. CXXXII., che fu il primo a pubblicare questo scarabeo, a più titoli pregevolissimo, dopo d’avervi scoperti e letti i nomi dei cinque eroi ivi rappresentati, cioè Tideo, Polinice, Amfiarao, Adrasto, e Partenopeo, avvisa che „seguono all’intorno e a’ piedi degli eroi queste tre lettere che una è scolpita dietro alle spalle di Polinice; le quali lettere, soggiugn’egli, non so per ora che cosa possano indicare, né io le posso credere superflue„. È qui da osservarsi che nella figura da lui dataci dello scarabeo le tre mentovate lettere sono cosi figurate , e che presso il nostro Autore, il quale pubblicò la stessa gemma ne’ suoi Monumenti antichi, Tom. I. p. 105., in vece della v’è una , e la è unita alla parola LNICE. Se questi caratteri presso di Winkelmann sono i più conformi all’originale, le tre riferite lettere venendo in seguito al nome PARTHANUP, ne saranno il compimento; onde dovrebbe leggersi PARTHANUPAES; e la unita a LNICE sarebbe il principio di PHLNICE, o Polinice, che altrimenti verrebbe a riuscir mancante. La figura, che ne abbiamo data, è tratta da quella di Gori. [ Ma poco esattamente, poichè è simile a quella data da Winkelmann, secondo la quale io l’ho fatta rifare, perchè più corretta, com'egli avvisa nella Descript. des pierr. grav. du Cabin. de Stosch, cl. 3. sect. 2. n. 172. pag. 345. Quella, che dà Guarnacci in fronte delle sue Origini italiche, è diversa in varie cose, ma più simile a quella ai Gori.
- ↑ Il P. Antonelli Professore a Pisa, Ant. gemma etrus. ec., ha data la descrizione di questa gemma in due dissertazioni, ove racconta di nuovo l’intera storia di quest’Eroe, e de' suoi tempi con un grande apparato di citazio-