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n e l l e   v a r i e   f i g u r e , e c. 379

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:489|3|0]][... d’Apollo e di Bacco.] §. 36. I capelli cadenti giù per le spalle sono un attributo comune ad Apollo[1] e a Bacco[2], e a questi soli; onde ciò osservando si potranno talora riconoscere le statue mutilate, a cui siasi conservata la capigliatura[3].

[...della gioventù.] §. 37. Lunghi capelli portar soleano i fanciulli sino all’adolescenza, del che abbiamo un argomento in Suetonio, ove fa menzione dei cinque mila giovanetti napolitani con lunghe chiome, scelti per ordine di Nerone[4]. Giunti all’età dell’adolescenza soleano portare i capelli corti e tagliati[5], principalmente di dietro, tranne gli abitatori dell'isola Eubea, che Omero perciò chiama ὄπιθεν κομόωντας [6].

[Colori de' capelli.] §. 38. Non deggio qui ometter di parlare del color de’ capelli, intorno al quale sono stati mal intesi varj passi d’antichi scrittori. Il color biondo, ξανθὸς, è stato in ogni tempo tenuto pel più bello; e bionde chiome furon date ai più avvenenti non solo fra gli dei, come ad Apollo[7] e a Bacco[8], ma agli eroi eziandio[9]. Alessandro il Grande avea i capelli biondi[10]. Io ho altrove[11] su questo proposito emendato un passo d’Ateneo[12], che finora era stato spiegato de’ capelli neri attribuiti ad Apollo, e cosi pur avealo inteso Francesco Giunio[13]: con un punto d’interrogazione[14]


B b b ij si tro-

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:489|3|0]]


  1. Omero Hymn. in Apollin. vers. 450.; detto perciò ἀκερσεκόμης intonso vers. 134., e da tutti generalmente. I capelli si vedono a quello del Museo Capitolino Tom. iiI. Tavola 14. pendenti in due lunghi ricci fra il collo, e le spalle.
  2. Euripide in Bacch. vers. 455., Seneca Hippol. V. 752., Œdip. V. 416.
  3. Questa appunto ha servito anche al sig. abate Visconti per un motivo da riconoscere un Bacco nella statua, di cui si è parlato alla pag. 300. n. b.
  4. In Ner. cap. 20.
  5. Perciò forse Agnodice ateniese, volendo studiare la medicina, e non essendo ciò permesso a una donna, si vestì da uomo, e si recise i capelli. Igino fab. 274.
  6. Iliad. lib. 2. v. 542. Occipite comantes.
  7. Euripide in Jon. r. 887., Ovidio Metam. lib. 11. v. 165.
  8. Euripide in Bacch. v. 235. 457., Cyclop. v. 75., Seneca Œdip. v. 421.
  9. A Teseo li dà Ovidio Epis. 4. v. 72. Seneca in Hippoi. v. 652.; a Edipo Euripide in Phœniss. vers. 32.; e cosi fu dipinto Giasone, come riferisce Filostrato giuniore Icon. 7. oper. Tom. iI. pag. 872. princ.
  10. Ælian. Var. hist. lib. 12. cap. 14.
  11. Monum. ant. ined. Part. I. cap. 17. §. 1. pag. 46.
  12. Ath. Deipn. lib. 13. cap. 8. pag. 604.
  13. De pict. ver. lib. 3. cap. 9. pag. 232. [ Winkelmann scrivendo più accuratamente nei Monumenti antichi loc. cit. riporta anche
  14. Eliano De Nat. anim. l. 16. c. 30. che avessero peli lunghissimi, e ricciutelli, de’ quali solevano farsi funi, e anche berrette, come nota Calmet nel luogo citato della sagra Cantica.
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