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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:505|3|0]]rato come cosa accidentale, o com’essi chiamavanlo, un parergo[1]: e questa voce presso di loro avea ben tutt’altro senso, che quel d’episodio presso i poeti, o di orazione presso gli storici; nelle quali cose e quelli e quelli facean pompa dell’arte loro. Così giudicar deggiamo del cigno posto appiè dell’Apollo nella villa Medici, il quale ad un’oca anzi che ad un cigno somiglia[2]. Quello però non dee tenerti come una regola applicabile a tutti gli oggetti accesorj: le descrizioni lasciateci dagli scrittori, e l’esame medesimo de’ monumenti la smentirebbono, poiché in alcune statue armate veggonsi su i faghi perfino gl’intortigliamenti de’ piccoli cordoncini; e v’ha de’ piedi, ove i punti fra le due suole de’ calzari sono a foggia di tante piccole perle indicati. Sappiamo eziandio, parlando delle più famose statue, che sul Giove di Fidia le più minute cose v’erano lavorate coll’ultima finezza; e per omettere molti altri esempi, leggiamo che con grandissima diligenza avea lavorata Protogene la pernice del suo Ialiso[3].

§. 24. Quarto. Coloro che, non avendo ocularmente esaminati gli antichi monumenti, giudicarne devono su i disegni e sulle stampe, veggendovi figure difettose, guardinsi dall’incolparne gli antichi maestri, ma persuadansi piuttosto che tai difetti si denno attribuire o al disegnatore, o allo scultore che restaurò i guasti lavori. Talora la colpa è d’amendue, e di ciò n’abbiam argomento nelle tavole della galleria Giustiniani, ove tutte le statue da un poco abile scultore sono state restaurate, e quello che in esse v’ha di veramente antico, è stato disegnato da chi non avea degli


D d d ij an-

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  1. Plinio lib. 35. cap. 10. sect. 36. §. 20. pag. 699. lin. 7.
  2. Il signor Lens Le Costume, ou essai sur les habillem. ec. liv. 2. ch. 1. pag. 53. non vuol ammettere questa regola di Winkelmann; e anzichè trovare ragioni di scusare gli artisti anche greci, attribuisce a vera ignoranza qualunque difetto si trovi nelle loro opere: il che non se gli potrà mai accordare generalmente.
  3. Si potrà vedere Carlo Dati Vite de’ Pittori antichi, ec. nella vita di quell’artista pag. 170. num. VII.
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