Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
148 | ester d'engaddi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie (Pellico).djvu{{padleft:153|3|0]]
NOTE.
Pag. 93. O l’Angiol sei del genitor mio estinto?
Ne' primi secoli del Cristianesimo e col nome di Angiolo si intendeva anche l’anima, o si credeva che l'Angiolo custode apparendo altrui portasse qualche somiglianza o di persona o di voce al mortale custodito. Vedi gli Atti degli Apostoli, cap. XII. «Et ut cognovit vocem Petri, præ gaudio non aperuit januam, sed intro currens nuntiavit stare Petrum ante januam. — At illi dixerunt ad eam: Insanis? — Illa autem affirmabat sic se habere. — Illi autem dicebant: Angelus ejus est.»
Pag. 141. Un levita presenta al Pontefice un vaso d’argento ec.
Vedi il Libro dei Numeri, cap. V, 15. «Adducet eam (vir) ad sacerdotem et offeret oblationem pro illa decimam partem sali farinæ hordeaceæ; non fundet super eam oleum, nec imponet thus: quia sacrificium zelotypiæ est, et oblatio investigans adulterium.»
Ivi. Jefte prende una mano d’Esler e la pone sull’offerta.
Ciò può corrispondere al prescritto della legge. Ibid, v. 18. «Cumque steterit mulier in conspectu Domini, discooperiet (sacerdos) caput ejus,et ponet super manus illius sacrificium recordationis et oblationem zelotypiæ...» Ester sa che il rito è profano, e perciò mal si presta a prendere ella stessa il sacrificio.
Ivi. Jefte prende dal vaso un pugno di farina ec....
Ibid., v. 26. «Pugillum sacrificii tellat de eo quod offertur et incendat super altare.»
Ivi. Prende con due dita un po’ di terra appiè dell’ara....
Ibid., v. 17. «Assumetque aquam sanctam in vasi fietili, et pauxillum terræ de pavimento tabernaculi mittet in eam.»
Se un giorno questa tragedia si reciterà, si facciano mettere in buona musica i due pezzi lirici. — All’aprirsi della tenda l'attrice può essere atteggiata come se arpeggi e canti, e un’altra donna esperta di musica eseguire questa piccola parte. La musica delle tre prime strofe dev’esser religiosa, solenne, e spirante gioia ed amore, ma non difficile, non caricata di ripetizione, e soprattutto senza trilli: consiglierei a prendere qualche motivo già noto per bell’effetto e facilità d’esecuzione. Le due ultime strofe spirino dolce malinconia; e anche qui raccomando il semplice: i comici si persuadano che in una rappresentazione non tutta musicale, se v’è alcun pezzo cantabile, vuol essere facile, senza pretensione e senza lungaggini.
Non ho bisogno di pregare che non mi si sopprima barbaramente quel poco arpeggio e canto: i comici educati sanno quanto importi per conservare il colorito di certe produzioni il non alterarle punto.