Questo testo è incompleto.
Santa Luscia de quest'anno La visita
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

PASCUA BBEFANIA

     Da quer paese indov’hanno er vantaggio
De frabbicà er cacavo1 e la cannella,
Fescero sti tre Rré tutto sto viaggio
Appress’ar guidarello2 de la stella.

     Se portava pe’ Ccorte ogni Remmaggio3
Cuattro somari, tre ccavar4 da sella,
Du’ guardie-nobbile, un buffone, un paggio,
Un cameo,5 du’ cariaggi e una bbarella.6

     Arrivati a la stalla piano piano
Er ré vvecchio, er ré ggiovene e ’r ré mmoro,
Aveven’oro, incenz’e mmirra immano.7

     L’incenzo ar Dio, la mirra all’omo, e ll’oro
Toccava a Ccristo com’e ré soprano,8
Ché li Ré ggià sse sa, ttutto pe’ lloro!9

14 gennaio 1832

  1. Cacao.
  2. Pecora conduttrice delle altre.
  3. Re Mago. I Romaneschi dicono remmaggi e per analogia remmaggio.
  4. Cavalli.
  5. Cammello.
  6. Palanchino. La barella è in Roma una bara coperta da trasportare infermi.
  7. In mano.
  8. Sovrano.
  9. Colla o larga.

Note

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.