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Mario Rapisardi - Poemetti (1885)
Don Josè XIII
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Naufrago, forse. Oscuro e violento
S’attorce il turbo a la raminga barca
Ma il flutto, che qual serpe il dorso inarca,
4Non udrà fra’ suoi gorghi un mio lamento.
L’abisso, onde il funesto alito sento,
La prora inghiottirà, ch’agile or varca;
Ma i peregrini semi, ond’essa è carca,
8Si spargeran liberi e forti al vento.
Germoglieran tenaci in meno avaro
Lido i bei semi; e dalle arboree chiome
11Ombre e fiori daranno a un pio oggiorno.
E forse alcun, che di quei rami al caro
Rezzo si assida, fremere dintorno
14Udrà con generosa ansia il mio nome.
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