< Poemetti (Rapisardi)
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L'Imperatore
Il Papa Il pedante

« — Quest’impero fatal, che m’appartiene
Per diritto di sangue e di conquista.
E’ beato così della mia vista,
4C’ha sol nel mio piacer posto ogni bene.

Da’ ghiacci eterni a le fiammanti arene,
Tanta ogni dì gloria e possanza acquista,
Ch’ogni popol remoto arde e s’attrista
8Nel desiderio delle mie catene.

Sperate, o genti ! Il mio popolo eletto
Porterà a voi la mia bandiera, a’ troni
11Vostri un monarca, alle vostri armi un duce.

Io nel castello mio, fra’ miei baroni,
Inebbriato della propria luce,
14Il culto vostro o il vostro eccidio aspetto ! »

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