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LXXVIII LXXX



LXXIX.


VOCE


DA UNA TOMBA SULLA VIA APPIA


Populus Romanus... moritur et ridet.
Salvian. De Gub. Dei. Lib. VII.


 
V

ISSI anch’io che ti parlo, e vivo amai
I sorrisi d’amor beati e belli:
Di pampini e di rose inghirlandai
4Ne’ tripudi di Bacco i miei capelli.

    Nè, come suoli tu, solingo errai
Qui nella notte a interrogar gli avelli:
Qui dubitoso e vil non meditai
8Biechi misteri alla ragion ribelli.

    Il tuo Cristo non m’ebbe e sorridendo
Dissi alla vita che dal cor m’uscia
11L’ultimo vale. Tu morrai piangendo.

    Di semprevivi e di malinconia
Gialleggia il vostro cemeterio orrendo:
14Crescon le rose sulla tomba mia.

Roma 1871.


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