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Questo de l'indo ciel pomposo augello Candida e delicata navicella
Questo testo fa parte della raccolta Girolamo Fontanella

V

IL SALASSO

     Prese medica man serico laccio,
ove inferma languia la bella Irena,
e quel molle annodò candido braccio,
che nel regno d’Amor l’alme incatena.
     Per toglier de la febre il grave impaccio,
destro ferío la delicata vena,
che, da ferro sottil percossa a pena,
il rubino spiccò dal vivo ghiaccio.
     Al zampillar di quel sorgente rivo
mancò la bella, e dolce, a poco a poco,
tinse un bianco pallor l’ostro nativo.
     Ratto l’anima mia corse in quel loco,
per tòr la sete in quel zampillo vivo;
ma l’onda ritrovò ch’era di foco.

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