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Niccolò Franco - Priapea (1541)
CIII
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CIII.
D’Arezzo l’ortolan sacro e famoso,
Nell’orto suo le fave seminando
Disse; prendi o terren quel che ti mando,
4E lieto il dón raccogli e desioso.
Entro ’l tuo seno si rimanga ascoso,
Finchè per ogni frutto che ne spando,
Io mille ne raccolga, nè sia quando
8Guardo gli scemi d’occhio malíoso.
Picciole o grandi ch’io spargendo vada
Nè tutte uguali, e del valor più noto
11Com’al desir, ed alla mano aggrada,
Sia ciascheduna il grembo tuo divoto,
Che per rendersi colmo in ogni strada
14Tutte fien buone per empirne il vóto.
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