< Priapea
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Niccolò Franco - Priapea (1541)
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CLIV.
Questo arboscello dall’India portato,
Ch’a i mal de’ cazzi avanza tutte l’arti,
Priapo, quì vuol oggi consecrarti
4Il puttanesmo, insieme raunato.
Nè vuol ch’all’orto tuo resti piantato
In una pur, ma in più di mille parti;
E però sappi molto ben guardarti,
8Che per disgrazia non ti sia rubbato.
E perchè non c’annasi pur un cane,
Tienci le guardie intorno, e dentro e fuora,
11E con balestre, e con ciarabottane.
Talchè ne resti la memoria ognora,
Nè mai pensar si possa alle puttane,
14Ch’al legno santo 1 non si pensi ancora.
- ↑ Salsapariglia.
Note
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