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Niccolò Franco - Priapea (1541)
CXII
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CXII.
Il Dio Priapo publica a ciascuno
Come d’Arezzo l’ortolan divino
Vuol ch’ogni cittadino e contadino
4Entri nell’orto o sazio o digiuno.
E talchè dentro non prosuma alcuno
Di rubbargli la menta o ’l petrosino,
A quanti ne verranno nel giardino
8Vorrà cercar le brache ad uno ad uno.
Se alcun pensasse alzarsi bene il fianco,
E avesse a male l’essere cercato,
11Non pensi il Papa che se n’esca franco.
Perchè nel bando se n’è protestato
Che non ci venga, overo al manco manco
14Avendoci a venir, venga sbracato.
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