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Niccolò Franco - Priapea (1541)
CXIII
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CXIII.
Poi che nell’orto vidde raunati
L’ortolano Aretin, nè senza offese
Mille strani animali, alle difese
4Venne fra l’erbe ov’erano annidati.
Pur conoscendo i frutti abbandonati,
Ne trovando rimedj a tante imprese,
Per fargli spaventacchio ci sospese
8Tutti gli scartabelli suoi stampati.
E perchè pinto portano il flagello,
Sparve ogni fera, ond’egli in quel disio
11Vedendo il suo giardin purgato e bello,
Disse a man giunte: Or sia lodato Dio,
Ch’ho ritrovate cose col cervello
14Da mantenerne netto l’orto mio.
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