< Priapea
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CXLIII
CXLII CXLIV

CXLIII.


Or, fatti pur i ricci o giovanetto,
     E vagli ungendo pur di belzoino,
     Fregagli, dico ben, sera e mattino
     4Con panno grosso, ma che sia caldetto.
Fa che il barbier ci stanchi il suo ferretto,
     E vatti vagheggiando per cammino,
     Ch’alle bardasse, come l’Aretino
     8Aggiunge grazia l’essere rizzetto.
Spendici, dico, l’anima e gli spirti,
     Perchè ben fai: Ma che dirai per Dio
     11S’una cosa mirabile vuò dirti?
Così come d’avergli è il tuo disío
     Negletti ad arte, e innanellati ed irti,
     14Nè più nè manco l’have il cazzo mio.

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