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Niccolò Franco - Priapea (1541)
CXLIII
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CXLIII.
Or, fatti pur i ricci o giovanetto,
E vagli ungendo pur di belzoino,
Fregagli, dico ben, sera e mattino
4Con panno grosso, ma che sia caldetto.
Fa che il barbier ci stanchi il suo ferretto,
E vatti vagheggiando per cammino,
Ch’alle bardasse, come l’Aretino
8Aggiunge grazia l’essere rizzetto.
Spendici, dico, l’anima e gli spirti,
Perchè ben fai: Ma che dirai per Dio
11S’una cosa mirabile vuò dirti?
Così come d’avergli è il tuo disío
Negletti ad arte, e innanellati ed irti,
14Nè più nè manco l’have il cazzo mio.
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