< Priapea
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CXLIV
CXLIII CXLV

CXLIV.


Vorrei farmi chietino ad ogni via
     Per poter con le suore praticare,
     E vender a mio modo e barattare
     4Il ruffianesmo dell’ipocrisia.
Ma i Chietini non voglion ch’io ci sia,
     Con dir che in terra i’ non saprei guardare,
     E che il capo son solito d’alzare,
     8Nè mutar posso la natura mia.
O schiume, o merde, o stronzi di profeti,
     O ghiotti ipocritacci in cremesino,
     11Mille carate falsi più che i preti.
O ignorantacci più che l’Aretino,
     Ditemi, s’io mi caccio dietro a Chieti,
     14Ad onta vostra non son io Chietino?

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