< Priapea
Questo testo è stato riletto e controllato.
CXLV
CXLIV CXLVI

CXLV.


O sia tu il ben venuto, messer Chieti;
     Vieni al giardino mio forse per fave?
     Se questo è vero, n’ho delle più brave,
     4E di quelle che piacciono a voi preti.
Ma se com’un de’ chierici discreti
     A me venuto sei per qualche chiave
     Per poterti poi chiudere in conclave,
     8N’ho da servir pontefici e profeti.
Se vuoi saper qualche novella ascosa
     Circa l’essere vicario di Cristo,
     11Dir te ne posso il parafo e la chiosa.
Per quel che già mill’anni se n’è visto,
     In quanto a me la non sarà gran cosa
     14L’essere Papa, perche sei gran tristo.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.