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Niccolò Franco - Priapea (1541)
CXXXIII
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CXXXIII.
Poeti, vi ridico in conclusione,
Che le potte non sono da sprezzare,
Perch’ alle prove ch’elle sanno oprare
4Non resiste trinciera o bastione.
A petto lor gl’è bestia Sansone,
Nè la mascella sua sapría che fare,
Ed Ercole potrian scojoneggiare,
8Idest farlo parere da cojone.
Un voler della fica è quel che sforza,
Anzi il tutto acconsente a i cenni suoi,
11Ed abbia pur durissima la scorza.
E quel proverbio non è chiaro a voi,
Che un pel di potta tira con più forza,
14Che mille argate 1 insieme, e mille buoi?
- ↑ Argani.
Note
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