< Priapea
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LIX LXI

LX.


Se non è l’Aretino, io vuò morire,
     Questo che viene per rubar la menta.
     Forza è sgridargli, perch’io mi risenta,
     4E diagli un cenno ch’io non so dormire.
Ah fottutazzo, ten farò pentire,
     Poichè il tuo gran diavolo ti tenta,
     Con la schiena ben concia e mal contenta,
     8Se più a quest’orto ti vedrò venire.
Credi tu ch’io ti debba rispettare,
     Perchè t’hai posto nome il divin Pietro,
     11E ti fai da’ beccacci tributare?
Or va, stroppiato va, tornati in dietro;
     La mia menta ove stà, lasciami stare:
     14E se vuoi cazzi, fattene di vetro.

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