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Niccolò Franco - Priapea (1541)
LX
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LX.
Se non è l’Aretino, io vuò morire,
Questo che viene per rubar la menta.
Forza è sgridargli, perch’io mi risenta,
4E diagli un cenno ch’io non so dormire.
Ah fottutazzo, ten farò pentire,
Poichè il tuo gran diavolo ti tenta,
Con la schiena ben concia e mal contenta,
8Se più a quest’orto ti vedrò venire.
Credi tu ch’io ti debba rispettare,
Perchè t’hai posto nome il divin Pietro,
11E ti fai da’ beccacci tributare?
Or va, stroppiato va, tornati in dietro;
La mia menta ove stà, lasciami stare:
14E se vuoi cazzi, fattene di vetro.
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