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Niccolò Franco - Priapea (1541)
XCV
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XCV.
Priapo, io quì compajo ambasciadore,
Da parte d’una vostra Poetessa,
Con tutta quella riverenza espressa
4Che converrebbe ad un Imperadore.
Ella ti dice, che t’ha sempre in core,
E la mattina quando vede messa,
Dio sa, se per te prega, ch’ella stessa
8Si maraviglia dond’è tanto amore.
E, benchè spenda l’intelletto e l’arte
In scriver rime, ed a te faccia torto
11Col farti tanta carestìa di carte.
Tutto questo riesce in tuo conforto,
E sei costretto a torlo in buona parte
14Se piagne il cazzo del marito morto.
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