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Niccolò Franco - Priapea (1541)
XL
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XL.
Vuol messer Carlo che non sia peccato
Il ficcar la cognata per un tratto:
E che aggia del Sanese, idest del matto
4Chi può dormirci e non le dorme a lato.
Ed io proprio in un codice ho trovato
Che si puó fare, ma con questo patto,
Che il capo di Ser cazzo, appresso il fatto
8Sia con l’asperges subito lavato.
E per Dio, gliè pazzía ben manifesta,
Quando possiamo prendere dolcezza
11A non sbragarci, e venderci la vesta.
Perchè i cazzi non portano cavezza,
E non avendo più che un occhio in testa
14Guardar non ponno ad ogni sottigliezza.
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