< Priapea
Questo testo è stato riletto e controllato.
XL XLII

XLI.


Lasciamo pur andar le sottigliezze,
     Benchè fra poi si tengano peccati,
     E fottimenti mezzi schristianati
     4Il ficcar le Giudee reca dolcezze.
Perocchè avendo le lor potte avvezze
     Con quei cazzetti attorno scorticati,
     Dandosi con cazzoni impennacchiati,
     8Forz’è che c’intravengano carezze.
Alcun dirà che sia pur cosa dura
     Incazzirsi il Cristian con la Giudea,
     11Che la giustizia gli faría paura.
Questo è ben ver, ma non sa monna Astrea,
     Che per intender la sacra scrittura,
     14Bisogna prima aver la lingua ebrea?

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.