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Gioconda vite, amor de ’l divo Bromio
che lasciva ti stringi a l’olmo erculeo
e custodisci i tuoi rubenti grappoli
co ’l verde onor de’ pampini,
5come sei bella tra’ baci d’Apolline
che ti feconda il vin ne’ turgidi acini!
Fra le tue chiome il vento par che mormori
procace un inno fàllico:
a torme strepitando i lieti aligeri
10discendono su te con desiderio,
e intorno un nugoletto di caleidi
batte l’alette splendide.
Che cara scena! Com’esulta l’anima
in braccio a quest’elisio carezzevole!
15Tranquillo per le vene io sento scorrermi,
o vite, il sangue giovine.
Ma poi diman le villanelle amabili
con lieti cori ti torranno i grappoli,
e i dolci mosti sotto il piè de ’l villico
20spumeggeran purpurei.
Tra cento amici a genïal convivio
il tuo licor scintillerà ne’ calici:
per te io chiederò a le Pïeridi
il foco di Bacchilide.