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Ben l'alta mole di sì gran destriero Dispersi scogli a rilegar le sarte
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera

XXVI

SOPRA LE GALERE

DEL GRAN DUCA FERDINANDO.

Qual sulla forza delle regie piume
     Aquila ascende agli splendor stellati,
     Tal del gran Ferdinando i pin spalmati
     4Arano il mar tra le volubil spume:
Fisa ogni Dea per meraviglia il lume,
     Togliendo il piè di latte a’ balli usati,
     E gli algosi Triton cessano i fiati,
8Onde le conche han di gonfiar costume;
Ma qual più brama del predare il vanto
     Gelido fugge alle più chiuse arene;
     11Nè fra tanti ad ognora in fuga volti
Uno è, che sappia rifuggirne: in tanto
     Hanno i Templi d’Italia aspre catene,
     14Che appendono ivi i prigionier disciolti.

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