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Quel, che di Libia dal confin potèo

     Condur oltre l’Ibero armi e paura;
     E Spagna e Gallia vinse, e poi Natura,
     Quando sull’Alpi il gran tragitto feo:
5Quei, che il Tesino e Trebbia e Canne empièo
     Di Latin sangue, e sulle infrante mura
     Salir dovea, seguendo sua ventura,
     Alla terribil cena in sul Tarpèo:
Quegli fu vinto; e nol vincesti, o Roma,
     10Col braccio, onde traesti a i sette colli
     I re superbi dalla terra doma;
Ma il dolce aer Campano, e gli ebbri e folli
     Dì, che lo vider della grave soma
     Scarco, il domaro, e i piacer vili e molli.


  1. Annibale in Capua.


Note

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