Questo testo è stato riletto e controllato.
Mentre di lei, che mio bel sole adoro Qualor tutta leggiadra e tutta bella
Questo testo fa parte della raccolta Tommaso Gaudiosi

II

LA PENITENTE

     Quella che tutta vezzi e leggiadria,
o giri ’l guardo o pur le labbra scioglia,
mill’occhi abbaglia e mille cori invoglia
a prestarle fedele idolatria;
     oggi, tutta divota e tutta pia,
cangiati i fregi e la porpurea spoglia
in nero ammanto, in abito di doglia,
le proprie colpe a detestar venía.
     Meraviglia giammai non fu cotanta,
su la scena mutabile d’un viso,
da spettatore o riverita o pianta;
     ché se ’l mondo vincea formando un riso,
sprezzatrice del mondo oggi si vanta
guadagnarsi col pianto il paradiso.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.