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Li commenzabbili der padrone Rifressione immorale sur Culiseo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

QUER CHE CCE VÒ, CCE VÒ1

1.

     Eh ppovera siggnora, lei sce2 prova,
Ma ar cassettino lui3 sce tiè4 l’abbiffa.5
Dunque com’ha da fa? Ccerca e ssi6 ttrova
Er pollastrello7 da fà er trucchio,8 aggriffa.9

     Poi, malappena10 ha quarche ccosa nova,
Disce ar marito c’ha vvinto una riffa;
E llui, sce credi o nno,11 sempre je12 ggiova
De fà l’indiano e dd’ingozzà la miffa.13

     Ma ssai che ppasto-nobbile14 è l’amico!15
A llui j’abbasta de nun spenne ggnente,16
E dder restante17 nun j’importa un fico.

     Lo capissce lui puro18 ch’er zervente
Vorà li su’ filetti19 all’uso antico;
Ma, avènnoli20 anche lui, tasce e acconzente.

1 settembre 1835


Note

  1. Quel che ci vuole ci vuole.
  2. Ci.
  3. Lui, così assolutamente detto, vale: “il padrone.„
  4. Ci tiene.
  5. [L'abbiffa, o la biffa, significa i sigilli che si mettono giudizialmente per sequestri e simili. E il verbo biffà, l'azione del metterli.]
  6. Se.
  7. “Un giovanetto di primo pelo„, ovvero “un uom semplice.„
  8. Il truccio, [il trucco, il colpo].
  9. Aggriffare, o colpir di griffo è nel giuoco delle bocce il colpo dato alla palla contraria senza aver prima toccata la terra colla propria.
  10. [A mala pena:appena.]
  11. Ci creda o no.
  12. Gli.
  13. La menzogna.
  14. Quale uomo scaltro.
  15. È colui.
  16. A lui basta il non ispender nulla.
  17. E del resto.
  18. Egli pure.
  19. I suoi profitti.
  20. Avendoli.


2.

     Tutt’ar contrario de quer ch’è da mé.
La padroncina mia, che in quel’età
Nun trova ppiù er babbeo che jje ne dà,1
Ccià attorno un disperato e lo mantiè.2

     Per cui, siccome su’ marito3 è er re
De tutta quanta la cojjonità,
Lei sce curre4 a lo sgriggno e jje ne fa
Nnove parte pe llui, una pe ssé.

     S’io me n’accorgo? Me n’accorgo sì;
Mma mme sto zzitto, Checco5 mio, me sto,
Pe li sconcerti che ne pònno usscì.

     E llei che nnota sta mi’6 gran vertù,
M’arigala7 oggni tanto; e io je fo8
La guardia ar cane, si mmai viènghi sù.9


2 settembre 1835


Note

  1. Le ne dia.
  2. E lo mantiene.
  3. Suo marito.
  4. Ci corre.
  5. Francesco.
  6. Questa mia.
  7. Mi regala.
  8. Le fo.
  9. Se mai venga su.
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