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A biondo crin, che scarmigliato e vago Di sacri fogli a le celesti note
Questo testo fa parte della raccolta Antonio Muscettola

III

INVIANDO LA «GERUSALEMME»

     Queste a cui chiaro stil mille comparte
di bellicosi eroi scempi e furori,
or che parto a te dono, o bella Clori,
pegno dell’amor mio, famose carte.
     Tu, leggendo le note a parte a parte,
scorgi ne l’altrui morti i miei dolori;
d’accesa torre negl’immensi ardori
l’incendio del mio cor ravvisa in parte.
     Il mio petto, di mostri infausta sede
nel bosco immondo, e ’l mio sperar, estinto
negl’incanti svaniti, ivi si vede.
     Ne le stille del sangue al fin dipinto
rimira il pianto mio; si fará fede
liberata cittá di core avvinto.

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