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Pianta, ch'eccelsa in sulla piaggia alpina Quando nel cielo io rimirar solea
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera

XII

AL SIG. GIACOMO CORSI.

Queste mie labbra, e questa lingua appena
     Del tuo caro licor, Corsi, bagnai,
     Che posto in fuga, e dato bando a’ guai
     4La scura fronte mi tornò serena.
Corsemi un caldo poi di vena in vena
     Qual ne’ freschi anni in gioventù provai,
     Sicchè membrando d’un bel guardo i rai
     8Fui quasi pronto all’amorosa pena.
E se di Pindo a’ gioghi affretto il corso,
     Via più, che del Permesso, alma Verdea,
     11Io mi rinfranco d’un tuo nobil sorso:
Gli spirti avviva, il cuor stanco ricrea:
     A’ languidi pensier porgi soccorso,
     14Ch’io non dispero al fin fronda Febea.

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