< Rime (Andreini)
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Madrigale LXIV
Sonetto CXXI Madrigale LXV

MAD. LXIV.


P
ER finir l’aspro affanno,

Ch’io sostenni vivendo in tanto ardore
     Elessi di fuggirti empio signore;
     Ma vago del mio danno
     Mille saette m’aventasti al core.
     Dunque fiero tiranno
     Qual fia mai, che da te pace n’aspetti
     Se vicin m’ardi, e lunge mi saetti?

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