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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CI
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SONETTO CI.
Q
Ual m’agita furor? qual ne la mente Mi ragiona pensier? quai voci ascolto
Sonar per l’aria? quanto insieme accolto
Scorgo valor? qual veggio Heroe possente?
Veggio guerrier d’alta virtute ardente
Di luce il Mondo ornar mentre disciolto
Da basse cure hà sol l’animo volto
Là vè trattar d’arme, e di gloria sente.
Questi è Ranuccio del cui seme (dice
La dotta Urania) in breve altri usciranno
Magni Alessandri, ed altri Ottavi Augusti.
O fortunato Duce, ò te felice,
I cui gran figli e trionfanti, e giusti
Di novo il fren de l’Universo havranno.
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