< Rime (Andreini)
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Sonetto CX
Madrigale LVII Sonetto CXI

SONETTO CX.


C
He pensi, ò che vaneggi Anima stolta?

Scaccia l’egro desio, te stessa affrena:
     In qual cinger ti vuoi nova catena,
     Mentre vedi l’antica à pena sciolta?
Chi t’ha del mal la rimembranza tolta
     Cieca di novo? ò qual follìa ti mena?
     Amor di dolce fallo amara pena
     A qual pur t’have precipizio volta?
Dirai, che poco offende Amor nascente,
     Si come poco il giovenetto raggio
     Scalda del Sol, che spunta in Oriente.
Ah come il vedrai tosto Alma dolente
     Ad onta nostra, ed à perpetuo oltraggio
     Farsi tiranno altier, grande, e possente.

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