< Rime (Andreini)
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Sonetto CXLII
Madrigale XCVII Sonetto CXLIII

SONETTO CXLII.


S
E nobil Donna varie gemme, ed ori

Mirando, brama d’ornamenti regi
     Vaga apparir, non sà di tanti fregi
     Qual pria le adorni il seno, ò ’l crin le ’nfiori.

Anch’io di tua virtù gli almi tesori
     Scorgendo intenta, onde l’oblìo dispregi,
     L’oblìo tomba nemica à i fatti egregi
     Dubbia son di qual prìa mio stile honori.
Ma tuo nome immortal non basta solo
     Pirro, che qual Piropo à noi risplendi
     A rischiarar mie tenebrose note?
Deh mentre spieghi glorioso volo
     Saggio guerriero, ed à le sfere ascendi
     Miei carmi affigi à quell’eterne rote.

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