< Rime (Andreini)
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Sonetto XCIX
Sonetto XCVIII Sonetto C

SONETTO XCIX.


A
Miche stelle s’egli è ver, ch’Amore

V’affigesse nel Ciel, fuggite homai,
     E date loco à bei diurni rài,
     Sì che veggia Madonna il mio dolore.
Pietosa Luna, e tu, ch’ardente al core
     Pur senti acuto strale, e ’ntendi, e sai
     Per lunga prova gli amorosi guài
     Piegati à questo, ch’io distillo humore.
Movati ò Cinthia quel desir conforme,
     Che ’l sen ne punge; tu pastor dormente
     Ami, ed ammiri, & io Donna, che dorme.
In questo cangia Amor trà noi sue tempre,
     Che tù l’amato Endimion sovente
     Baci, e di baci io son digiun mai sempre.

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