< Rime (Andreini)
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Sonetto XXIV
Sonetto XXIII Sonetto XXV

SONETTO XXIIII.

A
Che piango infelice? à che sospiro?

Ah questi indizi son d’usata doglia.
     Al pianto, ed à i sospiri il fren discioglia
     Quei, ch’amando sostien lieve martiro.
Troppo del sen, troppo de gli occhi usciro
     Sospiri, e pianti. hor che più fier m’addoglia
     Il mio tormento di morir m’invoglia
     Disperato, e giustissimo desiro.
Se non m’ancide il duol, se ’nvan m’attempo
     Per impetrar mercè del lungo affanno
     Deh qual salute homai sperar mi lice?
Sciogli tu Morte pia que’ nodi, c’hanno
     Quest’Alma avvinta; che ’l morir à tempo
     E don dato dal Cielo, e don felice.

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