< Rime (Bembo)
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Felice imperador, ch'avanzi gli anni
Se non fosse il penser Amor, mia voglia e ‘l vostro altero

LXXXIV.

Felice imperador, ch’avanzi gli anni
con la virtute, e rendi a questi giorni
l’antico onor di Marte, e ‘n pregio il torni,
e per noi riposar te stesso affanni;4

per cui spera saldar tanti suoi danni
Roma, e fra più che mai lieti soggiorni
sentir ancor sette suoi colli adorni
di tuoi trionfi, e ‘l mondo senza inganni;8

mira ‘l settentrion, signor gentile:
voce udirai, che ‘n fin di là ti chiama,
per farti sopra ‘l ciel volando ir chiaro.11

Sì vedrem poi del nostro ferro vile
far secol d’oro e viver dolce e caro:
questo fia nostro, tuo ‘l pregio e la fama.14

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