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Pietro Bembo - Rime (1530)
Felice imperador, ch'avanzi gli anni
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LXXXIV.
Felice imperador, ch’avanzi gli anni
con la virtute, e rendi a questi giorni
l’antico onor di Marte, e ‘n pregio il torni,
e per noi riposar te stesso affanni;4
per cui spera saldar tanti suoi danni
Roma, e fra più che mai lieti soggiorni
sentir ancor sette suoi colli adorni
di tuoi trionfi, e ‘l mondo senza inganni;8
mira ‘l settentrion, signor gentile:
voce udirai, che ‘n fin di là ti chiama,
per farti sopra ‘l ciel volando ir chiaro.11
Sì vedrem poi del nostro ferro vile
far secol d’oro e viver dolce e caro:
questo fia nostro, tuo ‘l pregio e la fama.14
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