< Rime (Bembo)
Questo testo è completo.
Tenace e saldo, e non par che m'aggrave
Pon Febo mano a la tua nobil arte Mentre navi e cavalli e schiere armate

CXII.

Tenace e saldo, e non par che m’aggrave,
è ‘l nodo, onde mi strinse a voi la Parca,
che fila il viver nostro; e ben è parca
tutto lo stame far chiaro e soave.4

Ché qual avinta dietro a ricca nave
solca talor la sua picciola barca
l’Egeo turbato, e di par seco il varca,
e procella sostien noiosa e grave,8

tal io, mentre fra via l’onde avolgendo
vi percosse repente aspra tempesta,
passai quel mar con travagliato legno;11

ma poi fortuna più non v’è molesta,
corro sedato voi lieta seguendo,
fatale e prezïoso mio ritegno.14

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.