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Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
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CCLIV
Ad un Zanni (Zane?).
Zanni, quel chiaro e quel felice ingegno,
che splende in voi, e quel sommo valore,
di cui non ha, per quel che s’ode fuore,
Adria piú ricco e piú leggiadro pegno,
io quanto posso umíle a inchinar vegno,
serva di cortesia, serva d’Amore,
dogliosa sol che in cosí santo ardore
non van le forze del disir al segno;
perché, a ridir per via di rime a pieno
quanto io v’onoro e quanto è ’l vostro merto,
ogn’altro stil, che ’l vostro, verria meno.
Voi sol col passo saldo e passo certo
in questo d’Adria e fortunato seno
salite al monte faticoso ed erto.
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