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Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
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CCLV

Ad incerto poeta.

     Conte, quel vivo ed onorato raggio,
che splende fuor del vostro chiaro ingegno
per via di rime, ed è giá giunto a segno,
che o l’ha con pochi, o non ha alcun paraggio,
     è frutto sol del vostro santo e saggio
petto, d’ogni virtú nido e sostegno;
ch’io per me propria, se a stimarmi vegno,
non pur per darne altrui, lume non aggio.
     E, se talvolta vo spiegando in carte
oscure e basse qualche mio martíre,
Amor, che me lo dá, dammi anche l’arte.
     Voi per voi sol potete al ciel salire,
cigno gentil, sí ch’altri non v’ha parte:
cosí potess’io il vostro voi seguire!

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