< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto CIII Sonetto CV


SONETTO CIV

Se l’ empia invidia asconder pensa al vostro
  Lume, mio Sol, un raggio, allora allora
  Di sette altri maggior v’ adorna e onora,
  Quasi nova Idra, e bella al secol nostro.
Con chiare voci, e con purgato inchiostro
  Ogni spirto gentil, finchè l’ Aurora,
  Dove ’l Sol cade, il lume eterno adora,
  Com’ idol sacro, o divin raro mostro.
E quel cieco voler, che non intende
  L’ altiera luce, u’ più celar la crede,
  Più la discopre, e se medesmo offende.
L’ occhio all’ oggetto bel conforme il vede
  Sempre più chiaro; onde per voi s’ accende
  A virtù il buono, e ’l suo contrario cede.

 

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