< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto CVIII Sonetto CX


SONETTO CIX

Se all’ alto vol mancar l’ ardite penne
  D’ altro conteste, che di fragil cera,
  Colui, ch’ accende in Ciel la quinta sfera,
  Dal sommo Padre tal decreto ottenne.
Quel cerchio invidia tal mai non sostenne,
  Che di fama e virtù gloria sì vera
  Accolta in un soggetto fosse intera,
  Miracol solo, ch’ ai dì nostri avvenne.
Nè l’ un fu ardito in guerra armato opporse,
  Tanto lume divin scorger gli parve,
  Nè l’ altro irato in lui folgor contorse.
Morte mandar con sì fallaci larve,
  Che lieta e inerme all’ incontra gli corse:
  Non cadde già, ma dal mondo disparve.

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