< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto CXIII Sonetto CXV


SONETTO CXIV

Felice Donna, a cui l’ animo vinse
  Grave dolor, ch’ al gentil petto escluse
  Desio di vita, e le speranze infuse
  Nel cieco oblio d’ ogni timor ti cinse;
Del sangue altrui il sposo amato tinse
  Il manto allor, che dal martir confuse
  Fur le ragioni in te, le voci chiuse,
  Ch’ Amor nell’ alma il maggior mal depinse;
Quante morti ti tolse, e lunghe e vere,
  Quell’ una, che ti diede in un momento
  Per fuggir grave mal piume leggiere?
Ma io, che maggior danno or provo, or sento,
  Non dò al mio chiaro Sol voglie sì altiere,
  Ch’ a mio mal grado il cor vince il tormento.

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