< Rime (Vittoria Colonna)
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SONETTO CXX
Ite, Signor, per l’ orme belle, ond’ io
Rivegga intero in voi quel lume chiaro
Del mio Sol vivo; e questo parco e avaro
Ciel venga a forza largo al voler mio.
Spregiato ha ’l vostro ardir l’ acerbo e rio
Fato de’ vostri, e con l’ invitto e raro
Valor, a chi più il vede ognor più caro
Tolto ha di maggior luce ogni desio.
Or che quel Sol, che solo in voi risplende,
Non mostra in terra i divin raggi ardenti,
Ma con lume maggior là su contende;
Odo, che ’l vostro core avendo spenti
I contrasti e l’ insidie, s’ erge e accende
Di sempre farsi conto all’ alte menti.
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